Informazioni personali

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Amo sperimentare sempre nuovi abbinamenti partendo da semplici ingredienti. Ho una spiccata predilezione per frutta e verdura e sono alla continua ricerca di piattini il più possibile genuini e leggeri pur non rinunciando al gusto. Trovo che spadellare in cucina sia per me una valida valvola di sfogo e passare del tempo nella mia cucina laccata mi permette di rilassarmi ed estraniarmi dai miei mille pensieri.

domenica 31 ottobre 2010

In onore di Halloween: gnocchi di zucca

Stamattina mi sono data alla preparazione degli gnocchi di zucca, che fanno molto Halloween e sono un sacco buoni, oserei aggiungere che sono anche alquanto onerosi da un punto di vista dell'impasto e dei preparativi in genere. Infatti a casa ho avvisato: fotografateli per benino perchè temo passerà molto tempo prima che li rivediate! La preparazione è decisamente luuuuunga però il risultato finale mi ha ripagata del tanto tempo investito nei preparativi!
Ma veniamo ora agli ingredienti:

440 g di patate, meglio se farinose
circa 300 g di polpa di zucca (io per fortuna avevo della zucca congelata già pronta, così ho ridotto i tempi di preparazione sensibilmente)
sale q. b.
mezzo cucchiaino di noce moscata
un uovo
farina q. b.
40 g di pecorino grattuggiato

Ho innanzitutto sciacquato per bene le patate, tagliate a tocchetti per ridurre i tempi di cottura e messe in una capiente pentola con dell'acqua sul fuoco, nel frattempo ho messo nel microonde a scongelare la polpa di zucca. La polpa di zucca era stata preventivamente preparata con tanto di passaggio in forno e conseguente cottura.
Ho così impastato le patate, dopo averle schiacciate e ridotte a vermicelli con lo schiacciapatate, con la purea di zucca, l'uovo, il pecorino, il sale, la noce moscata e ho aggiunto via via la farina fino ad ottenere un impasto dalla consistenza soda ma non troppo, diciamo non appiccicosa.
Una volta ottenuto un composto omogeneo ho lavorato a vermicelli parti di impasto spolverando il piano di cottura questa volta con della farina rimacinata di mais che risulta a mio avviso più "leggera", per evitare di indurire troppo gli gnocchetti.
Ho tagliato i vermicelli dandogli la classica forma da gnocchetto, io li preferisco piuttosto piccoli, e li ho disposti su dei piatti precedentemente infarinati.
Ho così messo a bollire l'acqua, l'ho salata e ho calato gli gnocchetti, in un pentolino a parte ho fatto sciogliere il burro con abbondante salvia. Ho poi servito questo primo piatto con una generosa grattata di scamorza affumicata in scagliette.
Che bontà! Tra l'altro mi è avanzata anche una porzioncina e mezza che ho congelato, che si tradurrà in una piccola coccola non appena rincaserò e non saprò cosa cucinare, presa magari alla sprovvista o inseguita perennemente dalla fretta.
Enjoy :)


sabato 30 ottobre 2010

La pizza un po' greca

Noi donne siamo un chiaro esempio di multitasking, ovviamente non tutte, non si può certo generalizzare. Però tale caratteristica è senz'altro tipica del nostro sesso e non della nostra controparte. Io son qui che spignatto più cose contemporaneamente: ho messo su l'orzo per la minestra che sto scongelando nel micro, nel frattempo ho nel forno lo strudel di mele e uva preparato poco fa, nella vaporiera ho messo fagiolini e broccoli a lessare e nel contempo sto ultimando la cottura delle polpette. Forse sono fin troppo maniacale e precisa, cerco sempre di ottimizzare le tempistiche, incastrare i tempi di cottura e visto il poco tempo, alla fine le mie ore in cucina sono una vera e propria maratona. Dev'essere per questo che non sopporto che mi si ronzi intorno, distraendomi e ponendo imprevisti sulla mia tabellina di marcia, ahimè, anche in cucina tendo a voler avere sempre tutto sotto controllo :) Ah si, ho un'altra piccola mania: ripulisco appena possibile utensili, forchette, piatti, con metodo ed ordine perchè non sopporterei dover fare tutto alla fine :) E anche con gli ingredienti sto molto attenta: evito di avere avanzi parcheggiati in frigo per un sacco di tempo che rischierebbero di avere un incontro ravvicinato con la pattumiera, cerco invece di riciclare sempre tutto con qualche sfiziosa ricettina in modo tale da procedere con ordine e provvedere in termini di spesa al necessario. Maniacale, dite? Forse sì! :) Le mie amiche lo dicono tutte, e definiscono il mio frigo un frigo da ingegnere, quale dopotutto sono :) Però per fortuna l'ordine lo professo spiccatamente solamente in certe stanze e in certi ambiti, anche perchè non ho proprio il tempo necessario per avere proprio sempre tutto sotto controllo, quindi un po' ci si salva! :D
Ma ora veniamo alla ricettina di oggi a pranzo: la pizza!!!!!! L'avevo promessa ieri sera, però poi, il ritardo del post ufficio (son uscita tardissssssimo) e la tanta fame associata alla poca voglia di passare per il supermercato prima di arrivare a casa mi ha fatto desistere e ho optato per una velocissima pasta col pomodoro ed olive piccanti, così oggi a pranzo ho dovuto onorare la mia promessa e recuperare.

Ingredienti:

un rotolo di pasta per pizza pronta verace di Giovanni Rana
feta q. b.
polpa di pomodoro
origano
funghi misti
prosciutto cotto

Questa pasta pronta per pizza è stata veramente una graditissima scoperta: è meravigliosa! E pensare che era in promozione... 
Fragrantissima, siccome è piccolina (pensavo fosse più grande) l'ho tirata un po' col matarello per coprire tutta la teglia e l'ho ridotta sottile sottile, l'ho poi farcita con gli ingredienti sopraelencati ed infornata a forno caldo (180 °C circa) per una ventina di minuti.
Il profumino che aleggiava per casa era veramente invitante, tant'è che ce la siamo spazzolata in pochissimissimo tempo! Da rifare assolutamente! Era squisita!
Poi la feta sulla pizza...dona sempre quel tocco in più rispetto alla classica mozzarella :)
Riuscitissssssssima!

I funghi ghiotti

Quanta latitanza dal mio ultimo post, la scorsa settimana è stata decisamente frenetica così molto spesso mi sono accontentata di una pasta in tutta fretta, senza grandi pretese. Però qualche fotina, le poche sere che ho cucinato, l'ho fatta e ora ho un po' di arretrato fotografico da smaltire.
La scorsa settimana hanno anche aperto un supermercato vicino all'ufficio, dove ho comprato il golosissimo misto funghi che ho utilizzato per questo primo piatto. Io adoro i porcini ed anche i funghi in genere e credo che il risottino coi funghi sia qualcosa di veramente ghiotto.
Ho così saltato i funghi misti in padella (erano surgelati) con un po' d'olio evo e uno spicchietto d'aglio, li ho fatti andare un po' fino al raggiungimento della quasi cottura e alla fine li ho sfumati con del vino bianco.
Ho nel frattempo messo a bollire abbondante acqua che ho poi salato, ho versato 2 abbondanti porzioni di riso Carnaroli e l'ho fatto cuocere una decina di minuti. Ho poi scolato il riso e l'ho rovesciato nella padella dei funghi saltati con un po' di brodo vegetale, ho aggiunto lo zafferano (ho comprato dello zafferano super, costosissimo ma profumatissimo, veramente degno di nota) e ho portato a cottura. Ho poi impiattato il tutto, mantecato con del grana di fresca grattuggia e gustato questo ghiottissimo risottino, che è quasi in grado di riappacificarti col resto del mondo :)
Ecco qui la generosa porzione di risotto!
Conto in questo weekend più lungo del solito di sbizzarrirmi ancora di più in cucina, oggi ho pranzo ho ben iniziato con una croccantissima e deliziosa pizzetta, a cui ho dovuto rinunciare ieri sera, nonostante fosse pianificata, a causa di imprevisti e conseguenti tempi strettissimi.

martedì 26 ottobre 2010

Le melanzane grigliate ci piacciono un sacco!

Anche questa si prospetta come una settimana tutt'altro che leggera, che stufa, ragazzi!
Vabbè, meglio parlare di cucina, così forse il mio umore un po' si rasserena, forse eh, perchè in fondo in fondo non ne sono poi troppo convinta! Comunque...
Veniamo alla mia ricettina speedy nonchè pranzo al volo di oggi: la torta salata di melanzane grigliate!
Gli ingredienti sono al solito pochi ma di quelli giusti:

1 grande melanzana viola ovale
mozzarella q. b. a quadrettini
prosciuttino cotto tipo arrostino molto, molto buono (grazie mamma per avermelo fornito in extremis visto che in frigo non avevo nulla che facesse al caso mio!)
1 rotolo di pasta sfoglia

La preparazione è semplice ma vi assicuro che è proprio efficace, oggi, a pranzo, presa dalla fame nervosa, ho fatto fuori più di mezza teglia di torta salata.
Allora, ho iniziato grigliando le melanzane sulla piastra, ho poi disposto la sfoglia già pronta nella teglia, ho ottenuto delle striscioline con l'avanzo di sfoglia e l'ho farcita mettendo un primo strato doppio di melanzane grigliate e poi il prosciuttino arrostino ed infine la mozzarella a cubetti. Ho ricoperto la torta salata con delle striscioline di sfoglia rimanente e ho infornato in forno caldo a 180 °C fino a doratura per circa una ventina di minuti. Il profumino proveniente dal forno era sul serio delizioso, il fatto poi di poterla preparare preventivamente è davvero per me un grosso vantaggio! Poi quell'affettatino ha dato alla torta salata quel valore aggiunto rispetto alla classica preparazione col prosciutto cotto!
Ecco qui il risultato:


domenica 24 ottobre 2010

Che piacevole e gustosissima scoperta gli gnocchi di ricotta!

Era da un bel pezzo che mi ero ripromessa di sperimentare gli gnocchi di ricotta e stamattina il momento è proprio arrivato! Fino all'ultimo ero indecisa se preparare gli gnocchi di zucca o quelli di ricotta, alla fine la seconda alternativa ha avuto la meglio!
Così ho raccattato i pochi semplici ingredienti che elenco qui di seguito:

200 g di ricotta, confezionata e non fresca nel mio caso
100 g circa di latte
80 g circa di farina
sale

Ho schiacciato la ricotta con una forchetta, l'ho poi mescolata con un cucchiaio evitando di far venire i fastidiosi grumetti. Ho aggiunto il latte e la farina pian piano. Ho aggiustato di sale e ho mescolato fino a quando l'impasto non è risultato abbastanza denso, nel caso in  cui risultasse troppo liquido basta semplicemente aggiungere ulteriore farina. Volendo è possibile aggiungere nell'impasto stesso anche del pecorino o del grana grattuggiato. L'impasto è comunque piuttosto cremoso così non ho creato i classici vermicelli cilindrici degli gnocchi, ma l'ho semplicemente lavorato con l'ausilio di due cucchiai a fornare delle quenelles irregolari che fanno molto rustico. Come condimento precedentemente avevo preparato del sughetto di pomodoro, io in realtà avrei voluto condirli con una dose massiccia di burro fuso e salvia, ma siccome c'è chi in casa storce un po' il naso di fronte al burro fuso, ho pensato ad una valida alternativa, che tutto sommato è anche più leggera e digeribile in vista anche della torta che mi aspetterà a coronamento del pranzetto domenicale. Ho poi spolverato il piatto con dell'ottimo grana grattuggiato in scagliette.
Ogni tanto penso che sia anche un bene non avere troppo tempo per spadellare anche durante la settimana, altrimenti a forza di goloserie diventerei sul serio un piccolo balenottero :)
Questi gnocchetti erano veramente meravigliosi, a dirla tutta li preferisco agli gnocchi classici, decisamente più leggeri, non appesantiscono assolutamente e sono estremamente gustosi e versatili in termini di sughetto! Gnam gnam!

Un po' di pesciolino in tavola

Sabato a pranzo alla fine ho optato per un risottino col pesce e tante verdurine.
Per me ormai il sabato a pranzo è diventato sinonimo di risotto, io adoro il riso, decisamente più della pasta, non disdegno neanche un bel primo piatto di pasta lunga o corta, all'uovo o meno che sia, però il riso ha quel valore aggiunto che non mi so spiegare!
Ieri ho un attimino tentennato valutando l'ipotesi degli spaghetti col pesce, ma ben presto invece mi sono decisa per un risottino in bianco di pesce. Ed è stato strano, in quanto io tendo sempre ad inserire, più o meno di prepotenza, il pomodoro nei miei piatti, altro ingrediente di cui non potrei proprio fare a meno.
Ecco qui sotto elencati gli ingredienti di questo primo piatto:

pesciolini vari piccoli, vanno bene anche surgelati, tipo gamberetti, totanetti, seppioline, vongolette
zucchine q. b.
pomodoro q. b.
prezzemolo
un filino d'olio evo
una nocina di burro
vino bianco q. b.
prezzemolo in abbondanza (io adoro questo aroma)

La preparazione è alquanto semplice, io ho usato del pesce surgelato che ho preventivamente scongelato lasciandolo fuori dal frigo per tutta la mattina, nel mentre ho approfittato per andare a fare la spesa e dare una parvenza di pulito alla mia casetta. Ho fatto saltare con un filo d'olio le verdurine a piccoli tocchetti, ho poi aggiunto il pesce, anche quello ridotto a pezzettini, tranne per quanto riguarda i gamberetti e le vongolette ovviamente che ho mantenuto tali e quali. Ho fatto andare un po' il tutto, ma non troppo, altrimenti il pesce rischia d'indurirsi ed il risultato finale non è affatto dei migliori. La cottura deve essere piuttosto rapida in questo caso. Ho fatto poi lessare in acqua bollente il riso, l'ho scolato e l'ho fatto saltare col pesce nella wok sfumando con del vino bianco e aggiustando di sale. A cottura ultimata, ho spento il fornello e mantecato con una nocina di burro, ho così aggiunto un abbondante quantitativo di prezzemolo e servito nei piatti!
Il risultato lo potete ammirare qui sotto, purtroppo la foto è un po' sfuocata, colpa dei faretti e del fotografo tutt'altro che provetto :D

sabato 23 ottobre 2010

La torta di mele e pere morbidamente light

Stamattina, come da previsioni, mi son messa all’opera di prima mattina. Ho deciso di far fuori della frutta che da un po’ di giorni giaceva nel cestino della cucina senza esser troppo presa in considerazione. A volte bisogna architettare dei trucchetti per far mangiare la frutta ben matura come si fa coi bambini; quindi quale modo migliore se non preparare una buona torta?
Gli ingredienti, che elenco qui di seguito, sono decisamente ad occhio, sono partita da una ricettina base ma diciamo che l’ho ben rimaneggiata a mio uso e consumo visto che volevo finire degli avanzini che giravano per casa. Ecco qui i protagonisti della tortina di pere e mele di oggi, un dolcetto decisamente light, con pochissimo zucchero e solo tanta frutta.
Ingredienti:
una grossa pera kaiser, decisamente matura
4 piccole mele miste tra gialle e rosse
Mezza bustina di lievito vanigliato
Circa 75 g di zucchero
100 g di farina 00
2 uova
125 ml di latte
Un pizzico di sale
La preparazione è veramente semplicissima: ho fatto a tocchetti piccoli la pera e le mele, ho poi in una ciotola mescolato la farina col pizzichino di sale, il lievito e lo zucchero, ho così aggiunto un uovo alla volta continuando a mescolare in modo che non si formassero dei fastidiosi grumetti, ho infine addizionato piano piano il latte intiepidito precedentemente. Ottenuto un composto cremoso l’ho riversato sulla frutta a pezzetti e ho mescolato il tutto, ho poi ricoperto con carta da forno la mia teglia verde multiuso, ho riposto tutto il composto nella teglia e ho infornato a forno caldo a 180 °C per una mezz’oretta, ora, con tanto di tortina sfornata calda sulla penisola della cucina, si respira decisamente un profumino delizioso in tutta casa J
Sto iniziando anche a pensare a cosa preparare per pranzo, urge decisamente la grande spesa del sabato mattina, avrei tanta gola di funghi e precisamente di un risottino coi funghi, o in alternativa un risottino col pesce, insomma, almeno su una cosa penso d’essere sicura: la volontà di cucinare un risottino! Anche se a dirla tutta, non sarebbe male neanche prevedere delle crepes… è proprio un peccato che il weekend non sia infinito, purtroppo tocca ogni volta operare una difficilissima scelta tra tutte le possibili alternative di piatti che avrei voglia di cucinare!! J
Ora che il pranzo l'ho già preparato e consumato vi posso dire che questa tortina è piaciuta proprio a tutti (ne è rimasto un pezzetto infimo e non so ancora per quanto resisterà), è veramente leggerissima ma gustosissima, si scioglie praticamente in bocca! Ogni tanto si ottiene un buon risultato nei dolci anche improvvisando un po' i quantitativi, nonostante le preparazioni dolci siano in genere più delicate in termini quantitativi del salato!
 

venerdì 22 ottobre 2010

La risposta ad un pranzo al volo

Quella appena trascorsa è stata una settimana decisamente impegnativa e lunghissima. E anche il mio spadellamento ne ha decisamente risentito. Non vedo l'ora che sia domani per recuperare un po' di tempo perso e rimettermi ai fornelli a sperimentare qualcosina di buono.
Penso che per stasera, giusto per non perdere l'abitudine di pubblicare qualcosa, vi dovrete accontentare una semplice ricetta svuotafrigo: un'altra torta salata!
Io adoro la sfoglia, tutti dicono che non sia poi la cosa più leggera di questo mondo, ma d'altronde, se lo fosse, forse così buona non sarebbe. E poi, a dirla tutta, chissenefrega!!!
Ecco qui gli ingredienti in rapida carellata:

1 rotolo di pasta sfoglia
pesto di melanzane ottenuto dal sughetto della pasta con melanzane e pinoli di qualche giorno fa
un avanzino di mozzarella, a dire il vero ce n'era parecchia :)
carciofini sott'olio
tonno in filetti all'olio d'oliva

La preparazione è veramente semplicissima: ho foderato con carta da forno lo stampo quadrato, fido compagno nella preparazione delle torte salate casalinghe, ho versato poi per metà stampo la purea di melanzane con qualche quadrettino di mozzarella qua e là, mentre nell'altra metà della teglia ho messo in ordine sparso i carciofini a tocchetti e il tonno spezzettato, ho poi ricoperto il tutto con la restante mozzarella sparpagliandola da vera artista. Ho poi ottenuto le listarelle sopra con la sfoglia d'avanzo ed ho infornato in forno caldo a 180 °C per una ventina di minuti, fino a doratura.
Il risultato lo potete vedere qui sotto, questa tortina salata è stata fumata decisamente in brevissimo tempo e ci ha salvato per un pranzo al volissimo!


mercoledì 20 ottobre 2010

Il risottino consolatorio

Ieri avrebbe dovuto essere una giornata speciale, così non è affatto stato, però crescendo s’impara a farsene anche una ragione.
Mi sarebbe piaciuto cucinare qualcosa di speciale in un’atmosfera neanche vagamente vicina a quella respirata a casa ma le cose sono andate decisamente diversamente.
A volte ci si sente piuttosto inermi di fronte a tante circostanze, altre si vorrebbe anche cercare di fare qualcosa ma alla fine ci si arrende.
La cucina è spesso per me consolatoria, ieri sera forse lo è stata un po’ meno del solito, si è ridotta ad essere una magra e misera consolazione, però dopotutto qualcosa ho dovuto arrangiare nonostante la decisamente evidente stanchezza e qui sotto ne troverete le prove.
Domenica scorsa avevo fatto preventivamente dei peperoni col pomodoro, ho così pensato di improvvisare un risottino ai peperoni rossi. Tra l’altro è stato proprio un peccato ridurre i peperoni a pezzetti, erano così belli esteticamente ma avrei potuto farli al forno ripieni di riso, in quanto la forma e le dimensioni si sarebbero proprio adattati alla perfezione a tale scopo.
La preparazione è veramente semplicissima, i peperoni li avevo preparati semplicemente facendoli saltare in padella con uno spicchietto d’aglio, olio e del profumatissimo rosmarino, avevo aggiunto un po’ d’acqua per permetterne la cottura, a quasi fine cottura avevo aggiunto un avanzino di passata di pomodoro e del vino bianco. Così ieri sera ho semplicemente messo a bollire l’acqua, cotto il riso e poi ho passato il riso con un po’ d’acquetta di cottura nella padella coi peperoni, ho sfumato con del vino bianco e mantecato con del pecorino a scaglie, il risultato eccolo qui:
Stasera per lo meno sono decisamente meno provata e stanca di ieri, son in versione casalinga solitaria a casa e penso proprio che mi godrò un po’ di sano silenzio, magari sbirciando qualcosa alla tv con tanto di pigiamone, spaparazzamento sul divano e termosifoni caldissimi.

lunedì 18 ottobre 2010

L'involtino furbo

Buonasera tutti,

e anche questo infinito lunedì ha conosciuto la sua fine. Fiuuuuu.
Stasera sono decisamente abbandonata a casa sola soletta dal mio uomo che è come ogni lunedì sera ad allenarsi, così, dopo una rapida cenetta da single finisci avanzi (il mio menù di stasera è stato banalmente un piatto di spaghetti con tonno e pomodorini e una grande mela succosissima, tra l'altro stranamente stasera non avevo affatto fame!) eccomi qui a guardare con un occhio la tv sbirciando se per stasera sia previsto qualcosa di decente, mentre con l'altro fisso il monitor del mio pc pensando a che ricettina pubblicare.
Mi sa che sfrutterò una fotina fatta ieri, ieri sera dovevo trovare assolutamente un modo per finire quelle benedette fettine di vitello che tanto mi avevano messo in ansia culinaria, così, per svuotare un po' il frigo mi son data agli involtini.
Gli ingredienti sono semplicissimi e ve li elenco di seguto:

qualche fettina di vitello (una decina circa)
un avanzo di formaggio filante Galbanino (è la prima volta che lo prendo ma devo dire che è molto versatile e poi mi sembra anche piuttosto light)
prosciutto crudo, anche di prosciutto avevo circa 5 fette avanzate dal giorno prima nella vaschetta

Ho così banalmente confezionato gli involtini col ripieno di formaggio e crudo, li ho scaldati nel microonde fino a quando si è sciolto il formaggino e devo dire che l'abbinamento non è stato affatto malaccio, tant'è che ne avevo scaldati solo (?!) sei per il mio ragazzo e lui li ha voluti finire tutti e dieci, obbligandomi a pensare a qualcos'altro per stasera. Sgrunt. Una soddisfazione a metà insomma.


Ma non temete, non mi sono fatta cogliere impreparata, tant'è che ieri sera avevo già in programma una tortina salata che fungerà anche da mio pranzo di domani e che non tarderò a pubblicare, penso proprio domani se ne avrò la voglia necessaria.
Stasera non sono di tante parole, non vedo l'ora di infilarmi il mio pigiamone e le superpantofolone con tanto di pelo interno. Finalmente è arrivata la stagione del termosifone acceso, del calore casalingo vero e proprio e del tè caldo. Un po', vi confesso, l'aspettavo con ansia l'autunno. :)

domenica 17 ottobre 2010

La senape viene in soccorso!

Oggi vi propongo un secondo piatto. Io non amo troppo la carne e questo deve essere il motivo per cui non ho troppa fantasia nel cucinarla, spesso mi limito a farla sulla piastra o in padella con una spruzzatina di vino bianco, so fare al massimo le scaloppine al limone/funghi, ma diciamo che cucinare la carne non mi appassiona molto e non conosco poi molte ricettine per i sughetti, soprattutto per quanto riguarda le carni rosse.
L’altro giorno mi son ritrovata a casa delle fettine sottilissime di arrostino di vitello (presumo…) e onestamente sono andata nel più completo panico perché non sapevo affatto come cucinarle. Così, ho iniziato a sfogliare blog su blog ma mi ritrovavo sempre alla fine a sbirciare ricette di primi piatti/dolci in quanto la mia attenzione veniva catturata da tutt’altro (leggesi quello che mi piace e che amo cucinare). Così, arrivata a sera, alla resa dei conti con le mie fettine, ho dovuto necessariamente improvvisare qualcosa. Ho aperto il frigo e mi son ricordata di avere della senape, così ho improvvisato un intingolo a base di vino bianco e senape.
La preparazione è semplicissima: ho solo miscelato in proporzione bellamente ad occhio del vino bianco (quello che comunemente uso in cucina, non un Tavernello ma poco ci manca) con un cucchiaio di senape più o meno, ho emulsionato il tutto, ho messo un filino d’olio nell’antiaderente con uno spicchietto d’aglio, ho aggiunto un po’ d’emulsione, ho adagiato le fettine di carne e le ho ricoperte col restante sughetto. Ho cotto un 5 minuti il tutto (la carne era molto sottile) e poi ho servito, qui sotto vedete il piattino composto.
E anche questa volta me la son cavata vah J

Il ricordo della pece, delle pigne e dei pinoli

Quest’oggi a pranzo mi sono dilettata con un esperimento: avevo una gran voglia di melanzane mista ad un desiderio consistente di carboidrati e perciò di primo piatto ma desideravo allo stesso tempo anche un qualcosina di leggero e decisamente non fritto. Così ho subito scartato la banale idea associativa melanzane-pasta della parmigiana, tra l’altro io penso di non averla mai fatta friggendo le melanzane ma piuttosto grigliandole, tuttavia è un lavorone e stamattina non ne avevo proprio la voglia necessaria, reduce da una sessione di stiro mattutina molto noiosa. Così ho optato per una soluzione molto più rapida: ho lessato a tocchetti nella vaporiera una grossa melanzana viola ovale, che ho poi frullato col frullatore assieme a due generose manciate di pinoli. Ho poi salato leggermente il tutto.
Tra l’altro vorrei aprire una piccola polemica culinaria: ma quanto costano i pinoli??? E’ da folli, dei piccoli pacchettini di pinoli arrivano a costare anche 5 euro l’uno e insomma, non è che rendano poi molto nelle diverse preparazioni. Mi ricordo che quando ero bambina, con la mia amichetta d’infanzia, ci divertivamo un sacco a raccogliere le pigne cadute per terra dagli alberi ricche di pinoli e a rompere i loro piccoli e direi anche esili gherigli con un sasso, che a quel tempo ci sembrava enorme e sotto il quale più di qualche volta è finito qualche distratto dito, prese dalla frenesia di rompere il maggior numero di gheriglietti e aggiudicarsi così più pinoli. E che disdetta quando trovavamo dei gheriglietti privi di pinoli, a quel tempo la nostra fantasia innocente senz’altro ci portava a pensare che prima di noi uno scoiattolino si fosse aggiudicato il pinolo mancante e quindi di fatto non si trattava di una fatica inutile mista ad una perdita di tempo. Dopotutto quando si è bimbi la concezione del tempo è qualcosa di meraviglioso, in quanto non si è affatto ossessionati dal suo inevitabile scorrere e dalla sua falsata percezione.
Stamattina mentre preparavo il pesto ho pensato proprio a questi episodi e l’idea che la mia amica di sempre ora non sia più tale, beh, un po’ di amarezza me l’ha lasciata, però dopotutto si cresce, si cambia, si scelgono sentieri differenti, si imboccano a volte bivi divergenti… chi lo sa, forse a volte anche ci si ritrova, a distanza di anni.
Vabbè ma bando alla malinconia, ritorniamo alla ricettina, gli ingredienti, che vi ho già un po’ disordinatamente citato sono:
1 grande melanzana viola ovale
2 abbondanti, forse anche 3, manciate di pinoli
Prezzemolo fresco
Olio evo q. b.
Sale fino q. b.
Formaggio pecorino grattugiato q. b.
Pasta corta, io ho colto l’occasione per finire gli abbondanti 180 g di gnocchetti
Una volta preparata la composta di melanzane, ho lessato la pasta in abbondante acqua salata, l’ho scolata, ho mantenuto un goccetto di acqua di cottura, ho aggiunto la composta, dell’olio a crudo, ho mescolato bene il tutto, aggiunto il prezzemolo e il pecorino ed infine ho ripartito questa profumatissima pasta nei piatti. Il mio commensale si è espresso dicendo che forse il prezzemolo ha un po’ coperto il gusto vagamente dolciastro della melanzana, forse avrei potuto aggiungere del basilico al posto del prezzemolo, ma ne ero purtroppo sprovvista. Qui sotto al solito vi allego la foto del risultato finale.
Ora, non appena il timer del forno suonerà e mi annuncerà che la torta salata in programma per un fugace pranzo della prossima settimana sarà pronta, dovrò trovare la voglia e la forza di vestirmi e partire in direzione centro commerciale visto che il tanto cucinare mi ha ricordato che mi mancano degli ingredienti decisamente irrinunciabili. Il tempo laffuori è decisamente poco invitante, piove a dirotto e fa freddino, mentre qui in casa con tanto di riscaldamento acceso, la temperatura è decisamente ottimale! J
Buona domenica a tutti…

Un dolcetto che non fa venire troppi sensi di colpa calorici ed è sempre golosissimo: lo strudel!

Come vi ho anticipato ieri, questo post sarà dedicato ad un dolce a cui sono particolarmente affezionata, il motivo sta forse nel fatto che sia stato uno dei primi tra quelli più e più volte sperimentati. Infatti, avendo un papà diabetico, il ventaglio di possibilità di torte da poter fare non è mai stato ricchissimo ma lo strudel troneggiava tra i dolci possibili. Così mi sono più volte cimentata in questo dolcetto, anche perché, a dirla tutta, è possibile quasi abusarne essendo di fatto gran poco “dolce”, e poi oramai mi sono talmente specializzata che riesco a farlo gustoso pur omettendo l’uso smodato di zucchero, burro e quant’altro appesantisca gli impasti.
La ricetta è veramente semplice, questa volta è venuto decisamente buono, lo ammetto io per prima che tendo ad essere piuttosto critica con me stessa, sarà stato senz’altro merito della provenienza più che genuina delle mele, raccolte direttamente dagli alberelli di un amico di famiglia.
Ecco qui i semplici ingredienti:
250 g di farina (200 g di farina 00, 50 g di farina integrale) : io adoro i gusti integrali, e poi si sposano così bene con le mele, la cannella e le uvette…
120 g di acqua tiepida circa
3 cucchiai d’olio evo
1 pizzico di sale
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di cannella in polvere
2 manciate di uvetta                  
3 – 4 mele di provenienza quasi casalinga
Ho impastato velocemente la farina con l’olio, l’acqua e il sale, quando il composto è risultato omogeneo l’ho risposto con una pellicola in frigo per una mezz’oretta. Nel frattempo ho tagliato a tocchetti le tre grandi mele: nella fattispecie due mele golden e una granny smith. Le ho riposte in una wok con un po’ d’acqua e lo zucchero, le ho fatte andare prima a fuoco vivo e poi ho abbassato la fiamma quando hanno iniziato a rilasciare un po’ di sughetto meloso, ho aggiunto l’uvetta preventivamente ammollata in acqua tiepida (avessi avuto del rhum a casa le avrei ammollate nel liquore ma purtroppo ne ero sprovvista), e un cucchiaio di cannella. Ho lasciato andare un pochino dopodiché ho lasciato raffreddare in una teglia questo ripieno. Ho estratto dal frigo l’impasto, l’ho tirato sottile sottile con l’aiuto di un mattarello, l’ho rivestito in parte con del pangrattato e sopra l’ho foderato col ripieno di mele. Ho richiuso lo strudel e ho infornato a forno caldo per una ventina di minuti a 180 °C. Ho poi spolverizzato lo strudel con dello zucchero vanigliato, il risultato lo potete ammirare qui sotto, se potessi anche trasmettervi il delizioso profumino di cannella che aleggia per casa lo farei, credetemi!

sabato 16 ottobre 2010

Chi l'ha detto che la birra sia solamente una semplice bevanda?

Oggi mi sono trovata di fronte ad un grandissimo dilemma culinario: preparo un risottino con speck e birra scura, speck, vino bianco e rosmarino o speck e zafferano? Tutti e tre gli abbinamenti non mi dispiacciono affatto, però alla fine ho propeso per la prima alternativa, dal momento che era veramente un sacco che non preparavo un risottino con la birra e guarda caso, in cantina, avevo proprio una birra rossa che faceva al caso mio… quasi fosse destino!
L’idea è stata dettata dall’avanzino di speck triste e solitario di ieri sera. Anzi, ve la racconto tutta: ieri sera io e il mio ragazzo abbiamo cenato in tempi diversi, io prima che lui uscisse di casa in direzione allenamento – sarebbe veramente un gesto d’ammore sconsiderato ed eccessivo aspettarlo fino alle 23 per poter forse finalmente cenare, leggesi non se ne parla proprio J - gli ho rammentato cosa avrebbe potuto mangiare una volta rincasato. La lista non era ricchissima in quanto era prevista per stamattina la spesona, però ecco tra le chances c’era anche dello speck da abbinare alle ultime tortillas; stamattina all’ora di colazione, apro il frigo per prendere il latte e la marmellata e mi vedo quattro fettine di numero solitarie del fantomatico speck in frigo e mi son proprio chiesta come non potessero stargli nello stomaco anche quelle quattro misere fettine ieri sera. Mah, io gli uomini non li capirò mai! Così, per non puntualizzare eccessivamente la cosa, ho ben pensato di valorizzare questo avanzino con un risottino. Dovessi essere proprio sincera, le palle gliele ho rotte al riguardo non appena si è svegliato, però per compensare il tutto ed addolcire l’atmosfera l’ho deliziato coi profumini di uno strudel in preparazione con tanta, tantissima cannella come piace a noi e che non mancherò di pubblicare a breve.
Gli ingredienti del risottino ve li elenco subito qui sotto:
un po’ di cipolla
2 cucchiai d’olio evo
4-5 fettine di speck ridotte a listarelle
Un bicchiere abbondante di birra scura, meglio se rossa
Una nocina di burro
La preparazione è semplicissima: ho messo a bollire il riso, dopo circa 7 minuti, quando era al dente l’ho riversato nella wok, in cui precedentemente avevo lasciato andare con un po’ di olio la cipolla con qualche listarella di speck (circa metà, l’altra metà di speck l’ho messa come decorazione a freddo a cottura ultimata). Una volta messo il riso nella wok, mantenendo un po’ d’acqua di cottura, ho aggiunto pian piano la birra e ho lasciato andare fino a quando non si è addensato il tutto a fuoco vivo. A cottura ultimata ho spento il fornello, aggiunto una nocina di burro, mescolato, lasciato riposare nella wok un paio di minuti, ripartito nei piatti fondi ed infine decorato con lo speck a crudo lasciato da parte.
Quello che vedete qui sotto è il risultato finale, letteralmente da leccarsi i baffi!

venerdì 15 ottobre 2010

La pizza fa sempre gola, inutile!

E anche per questa settimana è arrivato il weekend!!!! Evviva J
La cenetta di stasera non ve la posterò, è stato un qualcosa di piuttosto semplice, una tortillas d’avanzo con del buon speck ed un contorno di germogli di soja e pomodorini, alla fine una buona succosa mela… ora son che sgranocchio le favette sul divano cercando un po’ d’ispirazione per questo post: che bontà!
Queste dolci palline sono veramente irresistibili, peccato solamente che non abbiano gusti diversi a seconda del differente colore, che è solamente una mera colorazione, secondo me non sarebbe affatto male aromatizzarle al cioccolato, fragola e semplice mandorla per rivisitarle un attimino J Questi meravigliosi dolcetti me li ha presi la mamma, io ho cercato di resistere a tanta bontà e alla fine me li sono trovati sul tavolo della cucina, e per di più di provenienza da una notissima pasticceria della mia città! Toccherà fargli onore, cosa dite?! J
Ma veniamo invece alla cenetta di ieri sera. Ieri son rincasata decisamente tardi, dopo il lavoro ho dovuto fare un salto in un ufficio stranamente aperto dopo le sei, ed ero a casa quasi alle otto, così, complice una significativa ed incalzante fame ed anche il mio perenne prendermi d’anticipo e pianificare, una volta varcata la soglia, ho mollato sul divano giacca, borsa e chiavi e mi sono diretta in direzione frigo: ho estratto dal frigo la base della pizza pronta, ho raccattato in dispensa i carciofini sott’olio, dell’ottimo tonno in filetti e la passata di pomodoro. Ho steso la pasta della pizza sulla teglia, l’ho farcita ben bene e l’ho infornata con una generosa spolverata di origano per circa 25 minuti a 200 °C, forse anche 180 °C, il mio nuovo forno è decisamente prestante ed efficiente. Nel mentre ho tagliato a cubetti la mozzarella Galbanino, tra l’altro è decisamente un’ottima scoperta in quanto in cottura non si sfilaccia e non rilascia un sacco di fastidiosa acquetta che tende solo a rammolire ed inumidire fastidiosamente la pasta.
Ho lasciato in forno caldo acceso ancora per circa 5 minuti e poi ho sfornato il tutto, il risultato lo vedete qui sotto, purtroppo la foto risulta un po’ sfuocata e decisamente verdina: tutta colpa del fatto che mi sono arrischiata a voler fare la foto sulla tavola sotto la luce vagamente verdolina della cucina con tanto di lampadina a basso consumo, vista così in effetti sembra decisamente la pizza degli alieni. E ci sta proprio tutta, mi son sentita quasi un’aliena quando ho realizzato di aver mangiato esattamente mezza teglia, vale a dire lo stesso quantitativo che si è spappato il mio uomo: se continuo così non entrerò decisamente più nei jeans. Tanto più che la mia cena non si è limitata solamente alla pizza.

 

Buon venerdì sera a tutti, io quasi quasi potrei anche infornare una tortina, complice il fatto che mi ritrovo sola soletta a casa… mmm… J

mercoledì 13 ottobre 2010

L'infrenabile gola di purè

Questo pomeriggio mi è venuta un'insolita gola di purè, insolita perchè credo che per chiunque il purè non rappresenti una leccornia da guiness. Sarà stato complice il freddino dell'ufficio di tutto quest'oggi e la conseguente voglia di qualcosa di caldo e anche vellutato, chi lo sa, fatto sta che, una volta varcata la soglia di casa, mi son fiondata in dispensa, ho tirato fuori due grossissime patate, le ho fatte a pezzetti (piccola furbizia per abbreviare decisamente i tempi di cottura, essendo tra l'altro ancora sprovvista di una pentola a pressione, grave mancanza!) e le ho messe a bollire.
In poco più di un quarto d'ora, le patate erano belle che lessate (si, le ho ridotte in pezzetti piccini picciò), delle patate poi morbidissime e spumosissime, al supermercato in effetti mi avevano fatto decisamente un'ottima impressione sabato scorso.
Una volta lessate dicevo, le ho scolate e mi son armata di coltello e forchetta per sbucciarle, le ho riposte in uno schiacciapatate, le ho schiacciate per bene riducendole a vermicellini direttamente in una pentola antiaderente, ho aggiunto un po' di latte, una nocina di burro e del sale e ho messo il tutto sul fuoco mescolando con un cucchiaio di legno.
Ho accompagnato il mio fantastico e desideratissimo contorno (vi confesso che ho leccato i rimasugli del purè dai bordi della pentola servendomi di un pezzetto di pane, peggio dei vecchi sono, non si butta via nulla, tanto più le cose buone buonissime) con la fesa di tacchino che adoro. L'abbinata si è rivelata decisamente vincente, tant'è che ho improvvisato dei veri e propri involtini di fesa ripieni di spumosissimo purè.
In foto vi posto però parte della cena della mia controparte, che si compone oltre che di quello che ho mangiato io, anche di un avanzo di torta salata, i cui ingredienti ve li elenco di seguito:

pisellini dolci fini q. b.
dadini di prosciutto cotto
un po' di cipolla
2 cucchiai d'olio evo
sale q. b.
2 uova
2 - 3 cucchiai di panna da cucina (era un becero avanzo lasciato lì in frigo e dovevo assolutamente farlo fuori)

La preparazione della torta salata è veramente elementare: ho messo l'olio in una padella antiaderente, ho aggiunto la cipolla, dopodichè i pisellini sfumati prima con un po' d'acqua e poi con del vino bianco, ho così addizionato i cubetti di prosciutto cotto. A parte ho frullato le uova con del sale e ho aggiunto la panna, ho mescolato il composto ottenuto con i piselli ed il prosciutto ed ho riversato il tutto nella tortiera quadrata da torta salata, su cui avevo già precedentemente adagiato la sfoglia pronta con tanto di carta da forno.
Ho poi utilizzato l'avanzo di sfoglia decorando la torta salata superiormente con delle striscioline e ho infornato il tutto per una ventina di minuti a forno caldo alla temperatura di circa 160 °C. Elementare no?!
Buona cena a tutti i miei lettori! Alla prossima ricettina :)


martedì 12 ottobre 2010

Non sarà alta cucina, ma la pasta è sempre buona

Stasera sono decisamente stanca, l’orario non stop dell’ufficio mi ha decisamente provata. Per fortuna che mi ero portata dietro una fettona di torta salata, un mandarino e una croccantissima mela freschissima che mi hanno permesso il sostentamento seppur in soli dieci minuti di pausa pranzo trafelatissimi e tristissimi.
Eh vabbè, fortuna che per stasera avevo un sughino preparato qualche giorno fa e parcheggiato in frigo per la pasta, perché altrimenti penso proprio che non avrei avuto la forza di improvvisare una pietanza commestibile all’ultimo momento rincasando decisamente tardi, troppo tardi.
La ricetta che posto stasera è veramente un abc della cucina, vale a dire un primo piatto di pasta col sughetto di pomodoro, olive nere e taaaaanto peperoncino calabbbbbrese di quello buono buono e direi piuttosto potente.
Il sughino l’ho ottenuto mettendo un cucchiaio d’olio in un’antiaderente, aggiungendo e lasciando appassire un po’ di cipolla bianca, facendo andare il pomodoro con le olive nere denocciolate e spezzettate e tanto buon basilico, ho poi sfumato con un po’ di vino bianco e aggiustato di sale.
Ho lessato in acqua salata la pasta (buoni gli gnocchi della Barilla che raccolgono dentro tutto il sughetto tipo scarpetta), ho scolato la pasta dopo una cottura di circa 10 minuti,  io amo la pasta al dente sappiatelo, ho riversato il tutto nella pentola, aggiunto il sughino, un filino d’olio a crudo e un generoso cucchiaio di peperoncino piccantisssssimo. Ho mescolato il tutto e servito in tavola! In meno di 10 minuti penso di aver spazzolato il mio piattone J Quella che vedete in foto non è la mia porzione, sarebbe decisamente eccessiva, anche se stasera non ci andava forse troppo lontana...avevo talmente tanta fame che aspettare il tempo dello scatto era decisamente fuori discussione!

domenica 10 ottobre 2010

L'esperimento della domenica mattina: le lasagne di pesce

E anche stamattina di prima mattina mi sono messa ai fornelli, in verità non sapevo bene che cosa avrei cucinato, avevo l'unico proposito di far fuori in qualche modo il rimasuglio di olive nere vacanti nel frigo e magari, perchè no, finalmente utilizzare il pesce congelato comprato un po' di tempo addietro e abbandonato nel freezer.
Così, pensa che ti pensa, son giunta ad una conclusione di spero buon compromesso: perchè non privare la dispensa anche del rimasuglio di pasta fresca (secca a dire il vero) per lasagne pronta all'uso previa rapida cottura e preparare un sughetto di pesce per farcirla?
Giusto il tempo di organizzare la cosa che avevo già tirato fuori la vaporiera per cucinare al vapore il pesce congelato mantenendolo bello morbido, ho poi raccolto un degno quantitativo di prezzemolo in giardino (dilapidandone le scorte tra l'altro) e ho recuperato in cantina un vasettone di conserva di pomodoro della mamy.
Gli ingredienti di questa ricettina ve li elenco qui di seguito:

1 spicchio d'aglio
2 cucchiai d'olio evo
1 vasettone di conserva rigorosamente fatta in casa coi pomodori dell'orto
500 g di filetti di pesce pangasio
tanto prezzemolino
tante olive nere
sale q.b.

Ho così preso la wok, l'ho oliata e ci ho messo lo spicchietto d'aglio, che ho tolto una volta dorato, ho aggiunto il sughetto di pomodoro lasciato un po' liquidino (era uno di quei vasetti deputati proprio ad un sughetto per un primo piatto e lasciato appositamente un po' meno consistente dell'ordinario), ho lasciato andare un po', ho aggiunto le olive a pezzettini (ah si, piccolo promemoria: non prenderò mai più delle olive non denocciolate, è davvero un lavoro noiosissimo quello di denocciolarle una ad una e le mie unghie decisamente concordano con questa precisazione d'obbligo) e alla fine ho addizionato al tutto il pesce sminuzzato dopo averlo cotto al vapore per una decina di minuti, ho infine aggiustato di sale (volendo avrei potuto anche aggiungere un po' di peperoncino). A fuoco spento ho aggiunto il prezzemolo sminuzzato. Ho lasciato raffreddare questo sughetto e nel frattempo ho lessato in abbondante acqua bollente salata le sfoglie secche di pasta fresca. Le ho cotte per circa 5 minuti e poi ho scolato il tutto.
Ho rivestito di cartaforno la mia meravigliosa teglia verde acido delle lasagne, ho disposto un primo straterello di sughetto, poi uno strato di pasta, di nuovo il sughetto, di nuovo la pasta, fino ad esaurimento della farcitura. Dopo l'ultimo strato di pasta ho messo della conserva di pomodoro. Non ho azzardato a mettere del formaggio per gratinare la parte sommitale, non sapendo se l'abbinata pesce - formaggio in questo caso legasse, trattandosi appunto di un esperimento culinario improvvisato di domenica mattina.
Ho poi infornato in forno caldo a circa 180 °C per una quindicina di minuti, mal che vada dopo, prima di presentarlo in tavola per pranzo, gli farò fare un altro passaggino in forno.
Vi saprò dire le impressioni, per lo meno si tratterà di un piattino light senza la solita besciamella migliore amica delle lasagne e della pasta al forno in genere :) In verità in effetti l'idea iniziale era quella di preparare dei cannelloni ripieni di pesce ma non avendo a disposizione della ricotta ho deciso di darmi alle lasagne!
Ecco qui a voi il risultato di questa mattina:


 

sabato 9 ottobre 2010

L'insolita voglia di limone del sabato mattina

E veniamo ora ad una ricettina dolce. Stamattina mi sono svegliata con un'inspiegabile ma determinatissima voglia di limoni.
Così, sfoglia che ti sfoglia ricettine su ricettine di prima mattina, ho finalmente trovato quella che più mi ispirava e che più faceva al caso mio: perchè sappiatelo, io sono piuttosto pretenziosa e avevo sì gola di limone ma nello specifico di una cremina al limone non ad esempio di una semplice torta lievitata al limone.
Giusto per farmi capire, avevo voglia di un dolcetto tipo la crostatina del Mulino Bianco con la crema al limone ma meno dolce e più aspra, insomma mica una gola da persone dal palato di facile adattamento!
Ecco qui la ricettina della mia delizia sbriciolosa al limone:

Ingredienti per l'impasto crostatoso:
270 g di farina 00 + circa 80 g di frumina
2 uova bio
100 g di zucchero bianco
100 g burro
mezza bustina di lievito
Ingredienti per la cremina slurpante appaga voglia mattutina di limone:
2 limoni (scorza grattuggiata + succo) : al supermercato ho trovato solamente dei limoni cileni ed ero piuttosto perplessa ma mi son decisamente dovuta ricredere!
80 g di zucchero
2 uova bio
20 g di burro

In una ciotola, rigorosamente rosa (particolare non di poco conto per la riuscita della tortina), ho mescolato le uova allo zucchero e al burro ammorbidito.
Ho aggiunto a poco a poco la farina e il lievito continuando a mescolare con la frusta affinchè non si formassero dei fastidiosissimi grumetti.
Ho impastato poi a mano fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio, che ho fatto riposare in frigo per una mezz'oretta, il tempo necessario per iniziare a lavare un po' di vettovaglie e preparare la cremina.
A parte ho così preparato la cremina di limone mescolando in un pentolino a fuoco basso il succo dei limoni, lo zucchero, le due uova, il burro e la scorza finemente grattuggiata dei due limoni.
Ho atteso fino a quando la cremina si è addensata, mescolando in continuazione prima con la frusta e poi con un cucchiaio di legno, quando ha raggiunto la giusta consistenza cremosa ho spento il fuoco e ho lasciato raffreddare. Per sveltire la pratica ho travasato la cremina in un recipiente freddo di vetro.
Ho poi estratto dal frigo la frolla, rivestito con della carta da forno la tortiera quadrata e ho steso un primo strato di pasta a bordi alti, ci ho versato sopra la cremina (mi sa che nel prepararla ho anche fatto un po' troppi assaggini con la scusa di testare se effettivamente bastasse il quantitativo di zucchero utilizzato) e ho poi steso la rimanente pasta per richiudere la crostatina.
Ho infornato a forno caldo per circa 15-20 minuti a 180 °C.
L'indice di gradimento dei commensali è stato decisamente buono, tant'è che delle nove fette fatte, ora ne rimangono solamente tre in frigo ed eravamo in quattro, di cui due donnine dalla pancia già piena dal lauto pranzetto.
Ho dovuto sbrigarmi a fare una foto prima che qualche altro golosone passasse per la cucina e la spazzolasse e fosse decisamente troppo tardi :)
L'intento iniziale era quello di pubblicare domani questa ricettina ma alla fine stasera non ho resistito  proprio per evitare di scattare la foto TROPPO tardi e così domani vi presenterò un altro piattino, che per ora non ho minimamente pianificato :)
Buon sabato sera a tutti!


Un risottino primaverile in linea con questo soleggiato sabato

Finalmente  è sabato, è proprio il caso di dirlo!
Che dirvi, sono un po' prevedibile, ma oggi mi son dedicata allo spadellamento compulsivo tanto da rendermi anche conto di aver praticamente finito le scorte di farina e uova casalinghe sigh sigh.
Quest'oggi parte del nostro pranzetto è stato un primaverile (in onore della bella giornata di sole odierna) risottino con piselli e prosciutto cotto a dadini.
Gli ingredienti li elenco qui di seguito:

un po' di cipolla
2 cucchiai d'olio
un po' di pisellini (surgelati o inscatolati, io ho optato per la seconda versione per starci dentro coi tempi)
mezza confezione (circa) di prosciutto cotto a dadini da 250 g, credo eh, la scelta al banco frigo è stata alquanto dura e prima di decidermi... :) i supermercati sono davvero fin troppo forniti e si ricade sempre nell'imbarazzo della scelta!
un po' di vino bianco
una noce di burro

Ho soffritto un po' di cipolla nell'olietto in una padella antiaderente e poi ho aggiunto i pisellini fini e il cotto a dadini, ho sfumato con del brodo vegetale e alla fine con del vino bianco.
Ho lessato a parte il riso e dopodichè ho messo tutto il contenuto con un goccino di acqua di cottura nell'antiaderente col condimento, ho sfumato con un po' di vino bianco e a fornelli spenti ho aggiunto la nocina di burro e mescolato per bene, ho lasciato riposare un paio di minuti e dopodichè, giusto il tempo di una rapida fotina comprovante tutto questo, mi son armata di forchetta e ho gustato questo meraviglioso risottino :)
E ora mi aspetta la tortina di oggi, che vi anticipo è una profumatissima crostata con crema al limone, ma che posterò domani :)
Buona giornata a tutti voi!


venerdì 8 ottobre 2010

La cenetta consolatoria solitaria

E anche questa settimana è finita lavorativamente parlando. (Non ci credo quasi ancora!)
Mi porto dietro una stanchezza indicibile, decisamente non di poco conto.
Per fortuna stasera, conscia del fatto che sarei tornata a casa decisamente stufa di tutto e tutti, avevo già qualcosina di pronto, preparato negli scorsi giorni. E mica un avanzino triste e solitario in frigo, signori e signore!
Stasera mi son sbafata una deliziosa tortillas (sì, la tortillas non l'ho fatta in casa lo ammetto ma era buonissima ugualmente), con un meraviglioso ripieno di pollo, peperoni e pomodoro!
Gli ingredienti per il ripieno sono pochi ma di quelli gusti:

circa 250 g di petto di pollo;
un peperone rosso;
un po' di passata di pomodoro q.b.;
un po' di cipolla;
olio evo q.b.

Il ripieno è stato di gran facile preparazione, ho soffritto un po' di cipolla in due cucchiai d'olio, ho stufato il tutto aggiungendo un po' d'acqua e alla fine ho sfumato con del vino bianco il peperone rosso ridotto a quadretti. Nel frattempo ho messo a marinare un po' di pollo in un po' d'olio e spezie varie e l'ho poi passato velocemente in padella. Ho lasciato che il peperone andasse e si ammorbidisse e a fine cottura ho aggiunto i tocchetti di pollo e alla fine la passata di pomodoro, ho lasciato andare un po' e sfumato col vino bianco fino a raggiungere un livello di cottura soddisfacente.
Ho scaldato la tortilla in una pentola antiaderente e poi non ho fatto altro che farcila per bene come vedete bene sotto e in meno di 10 minuti l'ho spazzolata con grande soddisfazione :)
Pur essendo sola soletta a casa diciamo che questa cenetta me la sono proprio goduta, poi non ho resistito ad una fettona di pane integrale, quello sì homemade ancora caldo caldino (grazie mamma!) con il miele dolce dolcissimo di castagno: che bontà :) Me ne aggiudicherei addirittura un'altra fetta se poi i sensi di colpa calorici non si facessero sentire prepotenti!
Ecco a voi la mia cenetta un po' messicana:


mercoledì 6 ottobre 2010

L'arte della valorizzazione dell'avanzo triste in frigo: la torta salata!

Stasera ho deciso di finire un po’ di avanzini che erano parcheggiati in frigo: in questi casi la torta salata è la risposta al problema. Tanto più prevedendo nei prossimi giorni giornate più che frenetiche e quindi premunirsi con qualcosa di pronto, una volta tornati a casa, non è affatto malaccio.
Avevo a disposizione i seguenti ingredienti:
Circa 125 g di ricotta
Mezza mozzarella (avanzata dalla super pizza di ieri sera)
Un po’ di radicchio trevigiano passato in padella con del vino bianco (un avanzino di quello utilizzato per il risotto di qualche post fa)
5 – 6 piccole zucchine
Un po’ di cipolla
Una confezione di pasta sfoglia bella pronta all’uso
Una fettona di prosciutto cotto (avanzino anche questo della pizza)
Ho così stufato in padella con un po’ d’olio e cipolla le zucchine a piccoli dadini, a fine cottura ho quindi sfumato con del vino bianco. Ho poi steso la pasta sfoglia nella tortiera quadrata e ne ho lasciata un po’ in parte per farci le striscioline sopra decorative. Ho mescolato il radicchio con la ricotta ed aggiustato il tutto di sale, ho così composto la mia tortina salata bigusto: metà con radicchio e ricotta e l’altra metà un po’ meno vegan con zucchine, prosciutto cotto a pezzetti e mozzarella a dadini.
Ho poi infornato per un tempo non ben definito (20-30 minuti) a 180 °C e voilà questo qui sotto è il risultato! Il profumino sembra proprio promettere bene e anche l’occhio ne risulta piuttosto appagato con tutti questi bei colorini!