Forse penserete che mi sia fatta prendere un po' troppo la mano dai contest, però, più sfoglio i vostri blog e più mi appassiono a tutte queste iniziative.
Fino a poco tempo fa non avrei mai pensato di riuscire a trovare il tempo di aprire un blog e parteciparvi attivamente, ora invece sapete cosa vi dico? Il tempo me lo trovo, mi sforzo proprio di ritagliare qualche oretta da dedicare alla mia paginetta e sapendo d'essere piuttosto impegnata durante la settimana, le foto ai piattini le faccio nel weekend (cerco infatti di anticiparmi il più possibile per i pranzi/cene della settimana) e inizio anche ad abbozzare qualche articoletto da pubblicare la mattina un attimo prima di uscire di casa per una luuuuunga giornata di lavoro.
Uno dei primi contest che ho scorto tra i vostri blog è stato proprio questo a cui ho deciso di partecipare con la ricettina odierna, vale a dire Buon appetito Italia!, ma dal momento che mi è sembrato piuttosto laborioso mi sono riservata di prendermi del tempo per ordire questa ricettina che è stata il nostro pranzetto domenicale.
Vi propongo una ricetta proprio della mia terra, onestamente non so neppure se il tipo di verdura che ora vi presenterò, sia conosciuta nel resto d'Italia....magari con altro nome...chi lo sa, me lo saprete dire voi!
Qui sotto vedete uno dei più begli scorci della mia piccola ed ordinata cittadina, Udine per l'appunto, in particolare piazza Libertà, la giornata serena vi permette di scorgere anche il castello udinese e il nostro simbolo cittadino, l'angioletto. Questa foto l'abbiamo scattata proprio domenica nel primo pomeriggio in sede di biciclettata in direzione centro città per godere in tutto e per tutto della bellissima giornata primaverile baciata da un gradevolissimo caldino che proprio invitava anche i più pigri ad inforcare la bici in nome di una bella pedalata.
Ma veniamo alla mia ricettina friulana fedelissima all'originale, friulana appunto come sono le mie origini udinesi, ecco qui gli ingredienti con tanto di "ospite" culinario speciale:
qualche manciata di sclopit (è lui l'ospite!!) rigorosamente raccolto nei campi vicino casa
Eccolo qui! E' proprio lui!!
1 piccolo scalogno
brodo vegetale
montasio
parmigiano
sale q b
olio evo q b
vino bianco
riso per due
La preparazione è proprio semplice: ho innanzitutto curato lo sclopit togliendogli le radicette inferiori e lavandolo sotto abbondante acqua corrente. Dopodichè l'ho un attimo tagliuzzato con un affilato coltello e ho messo un paio di cucchiai d'olio evo in un'antiaderente, ho aggiunto lo sclopit e ho fatto andare con del vino bianco per sfumare il tutto e solo alla fine ho salato con moderazione.
Ho poi ottenuto i cestini di frico, altro piatto tipico della mia tradizione, ho grattuggiato circa 50 g di misto parmigiano e montasio e ho formato un dischetto sull'antiaderente, ho aspettato che il dischetto si dorasse da un lato, dopodichè ho atteso che si raffreddasse un pochino e l'ho riversato su una ciotola capovolta per far sì che acquisisse la forma a cestino.
Ho così messo a bollire il riso che ho scolato al dente e riversato nell'antiaderente con lo sclopit con un po' d'acqua di cottura e ho poi bagnato il tutto col brodo vegetale fino a cottura del riso. A cottura raggiunta ho spento il fornello e mantecato col montasio rimanente.
Ho poi servito il risottino nei cestini di frico e... voilà... ecco qui la mia creazione servita nel mio servizio di piatti preferito perchè tanto meritava!
Non conoscevo lo "sclopit", ma questo piatto è davvero sfizioso.... ;)
RispondiEliminaGrazie della ricetta cara. Non conoscevo il tuo blog e assolutamente, non sapevo dell'esistenza di questa erba spontanea!!!
RispondiEliminaUna meraviglia.
Grazie del contributo
Mara
devo capire bene se c'è anche qui, poi cerco in internet perchè è davvero un bel piattino! e in quei cestini di frico è davvero delizioso! baci
RispondiEliminaVi ringrazio tutte per i vostri gratiditissimi commenti, vi ho risposto nei vs rispettivi blog, buone ricettine a tutte! :)
RispondiEliminaCiao Mocchina, sono Taced di Handmadecreativity.
RispondiEliminaQuelle erbette le ho viste ancora e, chiedendo a mia mamma, ho saputo il nome in italiano: si chiamano SILENE.
Grazie per aver condiviso questa ricetta:non è che ne sai altre usando queste erbette? Grazie, ciao
Taced
Lo conosco e lo amo...noi li chiamiamo carletti... che buona erbetta priaverile!
RispondiEliminapiacere di conoscerti Mocchina... alla prossima!
vivo in friuli e conosco e uso molto le erbe di campo.Io con lo sclopit ho fatto le lasagne e al posto della besciamel ho messo un purè molto morbido di patate ...buonissimo mandi mandi
RispondiEliminaCiao mocchina, ti consiglio di rimuovere dal blog roll "IL PICCOLO RICETTARIO"
RispondiEliminaDimenticavo, abito a Pasian di Prato e lo sclopit lo conosco benissimo, proprio ieri l'ho visto, è da raccogliere. Ciao.
RispondiEliminaIo sono friulana di origini e lo sclopit (zona di pordenone chiamato sclupitin) lo raccoglievo da piccola con i miei nonni... sono capitata sul tuo blog perché stamattina, andando a raccogliere ortiche e vidisons (rimane uguale il nome anche in Carnia? se no, sono gli asparagi selvatici), ho trovato anche gli sclupitins.. non li mangio da almeno 25 anni!!!! Non sai che gioia quando li ho visti, non credevo nemmeno fossero loro!
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